RISCHIA-Re – Rilievo delle Instabilità Sottomarine e Costiere per “Hazard Assessment”- anche da Remoto

SPOKE VS2 - Instabilità del terreno

Descrizione e obiettivi

Il progetto RISCHIA ha i seguenti obiettivi:

Il progetto RISCHiA-Re (Rilievo delle Instabilità Sottomarine e Costiere per Hazard Assessment – anche da REmoto) è una collaborazione tra l’Istituto di Scienze Marine del CNR e due aziende private: Planetek Italia srl e Leonardo SI srl ed è stato finanziato da Università Sapienza, nell’ambito delle attività dello SPOKE 2, con D.R. n. 376/2025 – Prot. n. 16151 del 07/02/2025.  Il programma di ricerca, tra Ricerca Fondamentale e Ricerca industriale, si articola in sei attività interconnesse, di cui una di coordinamento ed un’altra di disseminazione. Gli obiettivi di Rischia-Re sono a 1) migliorare la comprensione della suscettibilità cedimenti gravitativi in acque basse (entro i -100 m) e nelle testate dei canyon che lambiscono la linea di costa, 2) sviluppare il design concettuale di possibili soluzioni innovative e integrate per il monitoraggio delle instabilità gravitative nelle testate dei canyon sottomarini in prossimità della costa e nelle falesie costiere.

La prima attività riguarda l’uso operativo di dati satellitari per rilevare cambiamenti nelle testate dei canyon che lambiscono la costa e che si attestano entro i 15 metri di profondità. Le aree coinvolte includono la costa ionica della Calabria e quella tirrenica di Campania, Calabria e Sicilia. L’attività è svolta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università Sapienza, e prevede due fasi: sviluppo di un prototipo iniziale e test nell’area di Bova Marina (Mar Ionio) e Bagnara Calabra (Tirreno), scelta per la variabilità della testata dei canyon, e successivamente applicazione della metodologia in altre 15 aree selezionate del Tirreno e Ionio.

Una seconda attività riguarda il censimento di circa 90 frane sottomarine i cui coronamenti si delineano entro i 100 metri di profondità lungo tutto il margine della Campania, un settore morfodinamicamente attivo del Tirreno, utilizzando modelli batimetrici ad alta risoluzione, con lo scopo di elaborare modelli di suscettibilità all’instabilità gravitativa in aree prossime alla costa su e su scala regionale.

Una terza attività focalizza sulla tematica dei cambiamenti morfologici delle falesie esposte nel settore sud dell’Isola d’Ischia in stretta connessione con testate di canyon in retrocessione, utilizzando un approccio integrato multi-scala e multi-temporale, che include interferometria radar satellitare, rilievi topografici ad alta precisione e pianificazione di possibili azioni di monitoraggio.

Infine la quarta attività, caratterizzata da una possibile valenza di natura industriale, delinea il design concettuale di un sistema sonar stazionario e object-based per il monitoraggio a lungo termine di pendii sottomarini instabili, con l’obiettivo di cogliere le modificazioni fisiche pre-failure che possono rappresentare fenomeni precursori del cedimento.

Lead Partner

  • ISTITUTO DI SCIENZE MARINE (ISMAR)
  • CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE- (CNR)

Partners

  • Planetek Italia srl
  • Leonardo SI srl