SPOKE VS3 - Terremoti e vulcani
Descrizione e obiettivi
Negli ultimi decenni la comunità scientifica ha compiuto sforzi significativi per sviluppare modelli di fragilità rappresentativi della risposta sismica del patrimonio edilizio esistente; tali modelli sono di fondamentale importanza per guidare le istituzioni governative e le parti interessate nella pianificazione della mitigazione del rischio sismico e nel processo decisionale.
Tuttavia, a causa della complessità del problema e dell’elevato numero di variabili coinvolte nella valutazione delle prestazioni, le funzioni di fragilità disponibili in letteratura, sia per gli elementi strutturali che per quelli non strutturali, richiedono ancora miglioramenti significativi. Nella maggior parte della letteratura disponibile, le curve di fragilità degli edifici esistenti vengono valutate con riferimento alla configurazione as-built, senza considerare che la vulnerabilità strutturale è una questione variabile nel tempo a causa di due categorie di fenomeni: (1) il progressivo deterioramento delle proprietà dei materiali dovuto all’invecchiamento, ai cambiamenti climatici e all’esposizione ad ambienti aggressivi (ad esempio variazioni dell’umidità relativa e/o aumento della concentrazione di anidride carbonica) e (2) i danni cumulativi causati da ripetuti sovraccarichi dovuti alle scosse sismiche.
Il progetto ERCULES si concentra sulle strutture critiche italiane esistenti in cemento armato e mira a sviluppare funzioni di fragilità dipendenti dallo stato, tenendo conto della continua evoluzione delle caratteristiche dei materiali, dei sovraccarichi puntuali dovuti alle azioni sismiche e del livello di danno degli elementi non strutturali (NSEs), una questione di primaria importanza nelle strutture critiche dato il loro ruolo nella gestione delle emergenze.
Lead Partner
- UNIALENTO Prof.ssa Aiello