MARADONA

SPOKE VS3 - Terremoti e vulcani

Descrizione e obiettivi

Il progetto di ricerca MARADONA rappresenta un’iniziativa completa volta a creare mappe dinamiche di rischio multi-rischio e a elaborare metodologie per strategie multi-obiettivo ottimali per la mitigazione dei rischi. Nel contesto del WP7 del RETURN Spoke 3, questo progetto mira a contribuire alla gestione del rischio integrando metodologie all’avanguardia nella valutazione dei rischi a scala urbana o subregionale.

Al centro di questa indagine c’è la pericolosità sismica e le sue potenziali implicazioni catastrofiche, inclusi gli effetti a catena innescati da eventi sismici. La metodologia del progetto prevede un’implementazione sperimentale in un’area antropizzata di riferimento in Italia, che comprende la creazione di mappe di scuotimento, modelli di vulnerabilità per edifici e infrastrutture e modelli di esposizione alle perdite socio-economiche. Affronta la sfida di dare priorità alle azioni contro diversi rischi naturali elaborando un quadro e una metodologia multi-rischio uniformi per strategie di intervento ottimali.

Integrando la dinamica temporale nell’analisi del rischio, il progetto trascende i vincoli dei metodi statici, offrendo una rappresentazione più precisa dell’evoluzione delle condizioni di rischio nel tempo. Questo approccio è in linea con l’obiettivo di costruire paesaggi urbani resilienti in grado di adattarsi e mitigare diversi rischi per periodi prolungati.

Le mappe di rischio dinamiche sono strumenti essenziali non solo per orientare le politiche di allocazione delle risorse e le misure di adeguamento sismico, ma anche per garantire la sostenibilità finanziaria, contenendo al contempo le ripercussioni socioeconomiche dei terremoti.

Al centro di questa ricerca c’è la personalizzazione e il perfezionamento dei modelli di fragilità sismica per rispecchiare il comportamento dinamico di diverse strutture e infrastrutture nella regione specificata. Si tratta di formulare modelli di vulnerabilità per diverse tipologie di edifici, ponti e impianti industriali, tenendo conto di molteplici incertezze. L’integrazione di diverse funzioni di fragilità e perdita dipendenti dallo stato attraverso approcci ad albero logico affronta le sequenze di scosse principali e di assestamento, fornendo stime complete del rischio basate su scenari.

Inoltre, il progetto sottolinea l’impatto socio-economico dei disastri naturali su variabili macroeconomiche quali: i) capitale umano (conoscenze, competenze); ii) impresa – fattori di produzione e risultati della produzione (capitale fisico: attrezzature e macchinari utilizzati nei processi produttivi, magazzini, ecc.; lavoro: percentuale di occupati; output: produzione e valore aggiunto dei diversi settori produttivi nell’area studiata); iii) Stato (interventi governativi straordinari; spesa sanitaria pro capite; spesa per infrastrutture pro capite; spesa per istruzione pro capite; spesa sociale pro capite; iv) cittadini (individui pro capite; variabili del capitale sociale e culturale). Sottolinea l’importanza di modelli di esposizione multidimensionali che considerano sia l’esposizione alle infrastrutture fisiche sia le implicazioni socio-economiche di lungo periodo post-evento catastrofico. La ricerca indaga anche gli effetti a cascata derivanti da fenomeni indotti dal sisma, come la liquefazione del suolo e l’innesco di frane, esplorandone l’impatto socio-economico sulla regione e sulla popolazione colpite.

Inoltre, il progetto approfondisce la valutazione delle interruzioni degli impianti industriali causate dai terremoti, valutando i danni strutturali diretti e il successivo ripristino. Inoltre, valuta le perdite indirette derivanti da interruzioni nelle reti di trasporto, utilizzando una metodologia basata sulle prestazioni per valutare i ritardi e le loro conseguenze.

In conclusione, il progetto di ricerca MARADONA mostra il potenziale per migliorare la gestione del rischio attraverso la formulazione di mappe dinamiche di rischio multi-rischio e strategie di intervento multi-obiettivo ottimali. Il suo approccio completo, che integra rischi sismici, vulnerabilità e fattori socio-economici, offre un solido quadro per la mitigazione dei rischi e la costruzione di paesaggi urbani resilienti. Nel complesso, l’efficacia del progetto di ricerca risiede nel suo approccio completo, che sfrutta diverse metodologie, modelli e mappe interattive per comprendere, valutare e mitigare il rischio sismico e i rischi associati alle infrastrutture, agli aspetti socio-economici e ai processi decisionali.

Lead Partner

  • Università degli Studi di Napoli Parthenope – Dipartimento di Ingegneria – prof. Marco Ariola

Partners

  • Fondazione Eucentre – dott.ssa Barbara Borzi