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WP 1.3 – Rischio di siccità in condizioni di cambiamenti ambientali e climatici

Leader: CIMA, Roberto Rudari

La siccità (WP 1.3) in breve

La siccità è una condizione caratterizzata da un periodo prolungato di scarsità o assenza di precipitazioni, che porta, insieme ad altri fattori, a una riduzione significativa delle riserve idriche disponibili in una determinata area. Essa compromette la disponibilità di acqua per l’uso umano, agricolo e industriale, mettendo a rischio la produzione alimentare e la sicurezza idrica delle popolazioni che vivono nelle aree interessate. Anche gli ecosistemi risentono della scarsità d’acqua, infatti, alterando gli habitat da cui dipendono diverse specie, la siccità può causare la riduzione della biodiversità. A questo si aggiunge l’aumento del rischio di incendi boschivi, con conseguenze ambientali ancora più devastanti.

Per fronteggiare le molteplici problematiche che la siccità causa, il WP 1.3 si prefigge di integrare i sistemi di monitoraggio esistenti, con i dati storici e i modelli climatici per stimare la probabilità di siccità a lungo termine.

Particolare attenzione è dedicato all’attività di monitoraggio e modellazione delle risorse idriche sotterranee sia per generare scenari futuri basati su previsioni climatiche e meteorologiche stagionali sia per migliorare la conoscenza dell’interazione tra acque superficiali e sotterranee.

Inoltre, poiché gli eventi siccitosi mettono in crisi contemporaneamente diversi settori saranno sviluppati modelli e strategie per prevedere la minaccia ai settori chiave, compresi gli ecosistemi, e politiche per ridurre i conflitti tra gli utenti e i diversi settori in condizioni di scarsità idrica.

Le attività di questo WP sono progettate per coprire tutti gli impatti legati al cibo, agli ecosistemi, al settore urbano ed energetico in una serie diversificata di casi di studio, che sono stati selezionati per coprire una serie diversificata di scale, condizioni idroclimatiche e socio-economiche dal Nord al Sud dell’Italia. I casi studio comprendono i bacini del Po, dell’Adige e dell’Arno, l’intera regione della Sardegna, la laguna veneta e l’area periurbana di Palermo. Oltre alle analisi di impatto sui singoli settori, verranno condotti studi multi e trasversali sul Po e sull’Arno, insieme a studi sulle possibili strategie di mitigazione, in particolare per i settori alimentare ed energetico. I casi di studio del Sud Italia si concentreranno in particolare sugli impatti sull’approvvigionamento idrico urbano, poiché rappresenta una delle principali preoccupazioni nelle condizioni di siccità presenti e future. All’interno di ciascun caso di studio, la complessità e la diversità dei metodi e degli approcci varia a seconda della complessità locale delle condizioni socio-economiche e ambientali. Ad esempio, per il bacino del Po, i metodi testati includono una serie di modelli agro-idrologici su scala di bacino e tecniche di machine learning, mentre per il caso periurbano di Palermo, saranno testati esperimenti sul campo di pratiche di mitigazione agricola.